Iniziamo specificando che “cerbiatto” è un modo comune per indicare un cucciolo di cervo, ma i cervi nella nostra zona (provincia di Novara) sono piuttosto rari. È molto più probabile che tu, durante una passeggiata nel bosco o in campagna, ti sia imbattuta/o in un cucciolo di capriolo o di daino.
Accade molto spesso, in buona fede, di prendere decisioni errate quando si vuole aiutare un animale selvatico in difficoltà. Se hai trovato questo articolo cercando di capire cosa fare, leggilo attentamente prima di intervenire.
Hai trovato un cucciolo di capriolo o di daino da solo in un bosco o in un prato
I cuccioli di capriolo / daino / cervo non hanno odore e quindi non attirano predatori. Per questa ragione le madri partoriscono in zone che ritengono sicure, isolate oppure nell’erba alta in modo che i cuccioli siano poco visibili e si allontanano dai figli, tra una poppata e l’altra, alla ricerca di cibo. È quindi abbastanza frequente trovare dei cuccioli di capriolo / daino / cervo da soli nei boschi e nei prati incolti in primavera.
Come comportarti
È estremamente semplice: non avvicinarti.
Se non ti avvicini
- non ti viene voglia di accarezzarlo (e non lo fai)
- non ti viene voglia di nutrirlo (e non lo fai)
- non ti viene voglia di spostarlo (e non lo fai)
- non ti passa per la mente l’idea che abbia bisogno di aiuto (e non lo condanni ad una vita totalmente diversa rispetto a quella che avrebbe la possibilità di vivere senza un tuo intervento)
Perché non devi intervenire?
Come spiegato, i cuccoli di capriolo / daino / cervo non hanno odore, non attirano predatori, sono abbastanza al sicuro. Se tu lo tocchi, gli lasci il tuo odore, la madre non lo riconosce più e lo abbandona davvero. Se lo tocchi, anche con le migliori intenzioni, il suo destino è segnato: nel migliore dei casi, dovrà essere alimentato da un Centro Recupero Animali Selvatici e passerà la sua infanzia e adolescenza in cattività. Se saremo stati abbastanza bravi (come con Ribes, Mirta e Lampone), un giorno potrebbe tornare libero. Se non lo tocchi invece, continuerà a vivere con la madre finché necessario, lascerà il suo gruppo, ne creerà uno suo e vivrà come la Natura ha previsto per lui.
Ci sono eccezioni?
Sì. Ci sono due casi in cui è bene che tu intervenga:
- Se il cucciolo ha delle evidenti ferite, che puoi identificare anche senza avvicinarti perché, se ci fossero ferite, sarebbero circondate da nuguli di mosche
- Se il cucciolo è in un campo in cui sta per avvenire la mietitura e non è rimandabile, neppure se mandiamo i carabinieri a bloccare il proprietario
Cosa devo fare?
NEPPURE IN QUESTO CASO TI È CONCESSO TOCCARLO O AVVICINARTI. Per quanto un cucciolo possa suscitare un sentimento di affetto, trattieniti dal toccarlo e chiamaci immediatamente. Ricorda che toccandolo ne comprometterai per sempre l’esistenza. La vita di questo cucciolo è molto più importante del soddisfare una nostra esigenza personale; la priorità è salvargli la vita, non il nostro egoismo. Se sei in provincia di Novara, CHIAMACI IMMEDIATAMENTE al 346 313 2222, spiegandoci anche come raggiungerti e seguendo alla lettera le istruzioni che ti daremo al telefono; dovrai attendere il nostro arrivo sul posto. Seguendo queste indicazioni, sarai ripagata/o dalla consapevolezza di aver salvato una vita. Per cortesia, chiamaci SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nel caso in cui ci sia un animale selvatico in difficoltà in Provincia di Novara. Non chiamarci per altri motivi, impegni la linea inutilmente. Controlla la pagina FAQ per informazioni riguardo altri argomenti.
Posso essere aggiornata/o sull’animale che vi ho consegnato?
Certamente! Quando ci consegni l’animale devi accettare di condividere con noi il tuo indirizzo email corretto*. Non appena avremo inserito la scheda di accettazione (generalmente in tua presenza) riceverai immediatamente un’email con i dati dell’animale e con le istruzioni per vedere gli aggiornamenti.
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