Se credi di avere del materiale che possa essere utile per gli animali, ecco l’elenco di quello che usiamo.
Cosa serve
- Coperte e lenzuola usate (ma in buone condizioni… funzionanti e pulite insomma). Le usiamo ancora una volta per gli animali prima di smaltirle correttamente.
Carote, catalogna, radicchio, mele. Angurie e meloni nel periodo estivo.In questo momento non possiamo accettare donazioni in cibo per via della PSA.- Voliere (forse… dipende dalle dimensioni e dal momento), trasportini, gabbiette in buone condizioni, non rotte, con gli sportellini che si chiudono perfettamente.
Cosa NON serve
- Farmaci. Pur usandone molti, li acquistiamo solo con la prescrizione dei nostri veterinari. Non vengono stoccati al rifugio e di conseguenza non possiamo accettarli in donazione.
- Lavatrici, divani, vasche da bagno, mobili in generale. Sicuramente ci sono altre associazioni che sapranno come impiegare questi materiali… al Rifugio Miletta non servono.
- Cucce per cani da esterni. I cani che vivono al rifugio la notte stanno in casa, quelli in cerca di famiglia stanno nei box. Non servono cucce.
- Cuscini, materassi, vestiti, piumoni.
- Giochi per cani, collari e guinzagli.
- Cibo per cani e gatti, inclusi i premietti. Purtroppo siamo costretti a non accettare più donazioni dirette di cibo per cani e gatti perché, cambiando marca e tipologia, gli animali vanno in diarrea. Stessa cosa vale per i premietti per i cani.
- Pane. Hai mai visto un animale impastare, lievitare e infornare? Probabilmente no, perché gli animali non mangiano pane 🙂 Non diamo agli animali cibi non adatti a loro solo per riempire gli stomaci, riducono l’aspettativa di vita.
Accumulare materiale che non usiamo potrebbe essere un problema per gli spazi. Ti preghiamo di non offenderti quando rifiutiamo divani / casette / cuscini, lavatrici, mobilio o altro. Siamo sicuri che troverai altre associazioni che siano in grado di impiegare efficacemente quel materiale.
Il materiale può essere lasciato sui pallet di legno che ci sono a lato del nostro cancello.
Ricordiamo che purtroppo il rifugio non è visitabile come metodo per diminuire il rischio di diffusione del virus della PSA tra i suoi abitanti.