Accade molto spesso, in buona fede, di prendere decisioni errate quando si vuole aiutare un animale selvatico in difficoltà. Abbiamo cercato di semplificare il più possibile il fattore decisionale, eliminando il riconoscimento della specie (che sarebbe fondamentale, soprattutto nei pulli, per capire se intervenire o meno) ma ci rendiamo conto che quegli schemi con le caratteristiche fisiche delle specie di uccello più comuni che circolano sul web possono risultare inutili in un momento concitato di emergenza, se non si sono approfonditamente studiate prima e se l’occhio non è allenato al riconoscimento.
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Facciamo distinzione tra pulli (nidiacei, giovani che ancora non volano) e adulti
In base all’età del volatile, vanno analizzati fattori diversi.
Uccello adulto
Con gli adulti è semplice: se non sono addomesticati, se ti avvicini a loro e non volano via, c’è qualcosa che non va. Se hanno evidenti ferite, potrebbero essere stati predati da un cane, un gatto o un rapace. Se hanno difficoltà di equilibrio sulle zampe, la testa è girata e/o si muove in modo anomalo, potrebbero aver sbattuto contro una vetrata, una parte, un albero, un’auto. Se a riposo le ali sono chiuse in modo non simmetrico, potrebbero aver rotto l’omero. In questi casi il volatile va preso, messo dentro ad una scatola di cartone precedentemente forata per far passare l’aria, e portato IMMEDIATAMENTE al Rifugio Miletta, il Centro Recupero Animali Selvatici della Provincia di Novara. Durante il viaggio, la scatola non va tenuta al sole. Per prendere un rapace, usa un lenzuolo, una coperta o un asciugamano che gli devi gettare sulla testa. Stai molto attenta/o a non farti artigliare! Avvolto nella coperta, lo si mette nella scatola di cartone, avendo cura di sfilare il lenzuolo per evitare il soffocamento.
Pulli
Con i pulli è più complicato perché non necessariamente un pullo ha bisogno di aiuto! Lo svezzamento di molti pulli avviene fuori dal nido, a terra, quindi è del tutto normale incontrarli a zampettare. Quando un pullo deve essere preso? Semplifichiamo: quando esiste un pericolo reale per la sua sopravvivenza. Quando cioè potrebbe essere predato da cani, gatti, cornacchie etc., quando è sulla strada e rischia di essere investito, quando i genitori sono assenti. Attenzione però che l’assenza dei genitori deve essere osservata da una cinquantina di metri di distanza per almeno un’ora consecutiva! Se tu li attendi vicino al nido con il pullo in mano, è altamente improbabile che quelli si avvicinino. Chiaro?
Se il pullo è a rischio per una delle casistiche che abbiamo elencato, va preso, messo dentro ad una scatola di cartone, precedentemente forata per far passare l’aria, e portato IMMEDIATAMENTE al Rifugio Miletta. Se è implume, deve essere tenuto al caldo. Il modo più semplice e veloce è riempire una bottiglia di acqua calda, coprirla con un asciugamano / tovagliolo. Attenzione però che non venga schiacciato!
Se hai dei dubbi riguardo la gravità della situazione, ci puoi chiamare, consideriamo la telefonata come se fosse un’emergenza (trovi il numero in fondo all’articolo).
Rondini e rondoni
Se riesci a riconoscere che il volatile in questione è una rondine o un rondone, tieni presente che non dovrebbe mai stare a terra, né da giovane, né da adulto, quindi è necessario intervenire. Prendilo delicatamente, mettilo dentro una scatola di cartone con dei fori per far passare l’aria e portalo il prima possibile al Rifugio Miletta.
Hai trovato un uccellino incollato ad una trappola per topi?
Abbiamo appurato che il volatile è in difficoltà?
Perfetto. NON CERCARE DI DARGLI DA MANGIARE E/O BERE! Prima di tutto dovresti essere in grado di distinguere se è granivoro, insettivoro o rapace ma, la maggior parte delle persone, non riesce a distinguere le specie di volatili, soprattutto se implumi. Rientri tra queste? Non c’è nulla di cui vergognarsi se l’ornitologia non è il tuo hobby, ma non è questo il momento per cercare su Google una materia che ti potrai studiare con molta calma più avanti.
Cercando sul web, purtroppo, ci sono così tanti consigli sbagliati che è più probabile che tu lo faccia morire, tentando di alimentarlo, piuttosto che tu contribuisca al suo salvataggio.
Ora è il momento di agire: portalo IMMEDIATAMENTE al rifugio. Continuiamo a scrivere IMMEDIATAMENTE tutto maiuscolo, come se lo urlassimo, perché IMMEDIATAMENTE significa immediatamente, non dopo 24/48 ore. E dal tutto-maiuscolo forse puoi capire la frustrazione di ricevere con enorme ritardo centinaia di uccellini ogni anno che possono solo morire, ma per cui un intervento più tempestivo avrebbe fatto la differenza. Animali che, se le persone che li hanno trovati non avessero tentato di curarli da sole, avrebbero avuto maggiori possibilità di sopravvivenza.
Non posso portarlo da voi
Queste sono le scuse che più frequentemente sentiamo quando chiediamo di portare l’animale immediatamente qui e ci viene detto che non è possibile, condannandolo praticamente a morte.
La prima scusa che ci viene proposta per giustificare l’impossibilità (o l’assenza di volontà) di portarlo da noi è la mancanza di un mezzo. Ecco, questo è proprio uno di quei casi in cui far funzionare i social: se nessun tuo amico, parente, vicino può portare un uccellino al Rifugio Miletta, scrivi un post sui social chiedendo ai tuoi contatti chi potrebbe farlo.
La seconda scusa riguarda il COVID. Ribadiamo che anche nei periodi di lockdown più rigidi è possibile soccorrere un animale ferito portandolo al centro di recupero più vicino.
La terza scusa che ci viene proposta è che ti farebbe piacere occupartene personalmente. Questo, pur non essendo legale (perché un privato non può detenere un animale selvatico), potrebbe essere accettabile esclusivamente se fossi un/una veterinario/a. Come fai a sapere che l’unico problema che ha l’uccellino è essere nutrito? Che non ha altre patologie? Che non ha bisogno di nessuna terapia? Un animale selvatico in difficoltà non necessariamente lo è perché non ha cibo a disposizione. Deve essere visitato dai nostri veterinari. E successivamente, sai come imbeccarlo senza soffocarlo? Con quale frequenza? Cosa mangia?
Non forniamo consuleza telefonica
NON FORNIAMO CONSULENZA TELEFONICA su come alimentare un volatile! Servono settimane di formazione e pratica accanto a persone esperte, non è possibile trasferire questa competenza in due minuti di telefonata e dobbiamo tenere la linea libera per le altre emergenze. Riceviamo decine di telefonate di emergenza al giorno, abbiamo un’unica linea a cui risponde un’unica persona. Se ogni telefonata durasse ore, cosa ne sarebbe degli animali che sono qui e di tutti gli altri che dovremmo soccorrere? Le nostre risorse sono estremamente limitate, non è semplicemente possibile passare tutto il giorno al telefono. Il modo migliore in cui puoi aiutare un volatile in difficoltà è chiamarci per chiedere conferma se è necessario intervenire e, in caso positivo, portarlo IMMEDIATAMENTE qui.
Contatti
Per cortesia, chiamaci subito al 346 313 2222 SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nel caso in cui ci sia un animale selvatico in difficoltà in Provincia di Novara ed attendi istruzioni. Non chiamarci per altri motivi, impegni la linea inutilmente. Controlla la pagina FAQ per informazioni riguardo altri argomenti.
Come arrivare
Per arrivare al Rifugio Miletta non si imposta “Rifugio Miletta” nel navigatore ma l’indirizzo completo: “Via Visconti, Agrate Conturbia”. Arrivati in Via Visconti, si prosegue seguendo le frecce poste sui cartelli che indicano la direzione del rifugio fino alla fine della sterrata, dove è chiaramente visibile il nostro cancello. Quando siete davanti al cancello, potete chiamarci telefonicamente per venire a ritirare l’animale.
Posso essere aggiornata/o sull’animale che vi ho consegnato?
Certamente! Quando ci consegni l’animale devi accettare di condividere con noi il tuo indirizzo email corretto*. Non appena avremo inserito la scheda di accettazione (generalmente in tua presenza) riceverai immediatamente un’email con i dati dell’animale e con le istruzioni per vedere gli aggiornamenti.
* La condivisione dell’indirizzo email per l’inserimento della scheda dell’animale che ci consegni non implica l’iscrizione alla newsletter, che puoi fare in qualunque momento, ma semplicemente ricevere la scheda dell’animale e le informazioni su come ricevere aggiornamenti.
Non sei in Provincia di Novara?
Contatta il Centro Recupero Animali Selvatici attivo nella provincia in cui ti trovi ed attendi istruzioni.