Relazione CRAS Rifugio Miletta 2022

* il dato include i 21 daini trasferiti da Agrate Conturbia ed affidati a privati / altre strutture che li manterranno a vita.

NS = Nome scientifico
SP = Sopravvissuti
DE = Deceduti
R = Rilasciati
A = Adottati
Tipologia – Ov = Oviparo; Ma = Mammifero

D = numero di animali attualmente al rifugio in degenza / riabilitazione

MG = media dei giorni trascorsi al rifugio in degenza / riabilitazione per la specie

GT = giorni totali trascorsi al rifugio in degenza / riabilitazione per tutta la specie

Dal 16/01/2022 al 15/01/2023 sono state soccorse 77 specie diverse di animali selvatici e sono stati erogati 44.535 giorni di degenza / riabilitazione.

Il periodo medio di degenza di un animale corrisponde a 24,79 giorni (31,39 per i mammiferi, 20,12 per gli ovipari).

Gli interventi in uscita vengono effettuati per caprioli, daini, cervi, cinghiali, mufloni, camosci, tassi, faine, volpi. Tutti i volatili e i mammiferi di piccola taglia (come ricci, lepri, scoiattoli, ghiri etc.) la cui cattura può essere effettuata da chiunque, senza rischi né per il ritrovante né per l’animale, con semplici istruzioni telefoniche, devono essere portati al centro poiché sarebbe impossibile, visto il numero limitato di volontari e di risorse economiche, uscire 10-20-30 volte al giorno per raccogliere gli animali dai domicili degli utenti che li ritrovano e contemporaneamente occuparsi di quelli in degenza.

Per sapere se è necessario intervenire, leggi le nostre guide.

Dei 1.524 animali consegnati al centro:

• 1.079 sono stati consegnati entro 3 ore dal ritrovamento;
• 351 tra le 3 e le 24 ore dal ritrovamento;
• 94 oltre le 24 ore dal ritrovamento (con diversi casi eccezionali, come ad esempio cornacchia grigia tenuta per un anno, una volpe tenuta tre mesi,  due gazze tenute 30 e 21 giorni, una civetta ed un ricco tenuti 30 giorni, un ghiro tenuto 56 giorni etc.).

Dai dati risulta evidente che la sopravvivenza degli animali selvatici in difficoltà è maggiore se la consegna al centro è tempestiva: una diagnosi precoce aumenta le possibilità di guarigione e permette cure mirate (58,77% contro 53,19%).
Se analizziamo i casi in cui l’utente ha tentato di alimentare l’animale prima di portarlo al centro, il divario aumenta (57,62% contro 50,62%).

Va tenuto conto che, se l’utente che trova l’animale in difficoltà non lo consegna al centro tempestivamente e l’animale muore, il dato non è registrato poiché l’utente non ci avvisa. Gli animali entrati dopo 48/96 ore ormai erano in condizioni stabili ma non c’è traccia di quelli che invece sono deceduti a causa della mancanza di cure professionali.

I problemi principali della consegna dopo lunghi periodi dal ritrovamento sono l’alimentazione fai-da-te, che causa poi degenze molto più lunghe (il 13,48% degli animali consegnati oltre le 24 ore e nutriti dal ritrovante sono ancora in degenza, contro il 3,1% degli animali consegnati entro 3 ore e non nutriti) o decesso anche dopo lunghi periodi a causa di scompensi alimentari, e l’imprinting.

Le cause “Ferita da arma da fuoco” e “Taglio albero” sono state aggiunte durante l’anno e, i primi casi di soccorsi per questi motivi, sono stati registrati come “ritrovamento”.

Siamo intervenuti in 175 investimenti di animali selvatici; le specie più frequentemente investite sono capriolo, daino, minilepre.

Dalle province di Bergamo, Biella, Milano, Varese gli utenti non hanno trovato soluzioni alternative al portare gli animali investiti fino a Rifugio Miletta.

Nel 2021 si erano verificati 18 casi di investimento di animale selvatico in più.

Registriamo l'”omissione di soccorso” quando chi ha investito l’animale lascia il luogo dell’incidente senza avviare i soccorsi.

Nel 2022 la percentuale di omissioni di soccorso è diminuita del 1,79% rispetto all’anno precedente.

Nel 63,28% dei soccorsi la predazione (tendenzialmente da parte di gatti e cani) è avvenuta nel giardino privato in cui l’animale domestico vive abitualmente.

Anche se numericamente meno rilevanti, sono avvenute gravi predazioni da parte di cani incustoditi verso caprioli, germani reali, minilepri e volpi.

11 persone hanno interrotto predazioni da parte di altri animali selvatici (corvidi e rapaci) che stavano semplicemente cercando di sopravvivere. Abbiamo comunque accolto gli animali poiché ormai la predazione era stata interrotta.

Abbiamo effettuato 22 interventi per soccorrere animali caduti in canali da cui è impossibile uscire a causa delle pareti verticali e della forte corrente.

Le chiamate per animali caduti nel canale sono più numerose ma, se arriviamo sul posto e l’animale è già deceduto, l’intervento non viene registrato.

Ci sono stati segnalati, in zona Grignasco, individui che periodicamente controllano se il rastrello della centrale ha tirato fuori caprioli dal canale e, in caso positivo, li prelevano e li macellano.

I canali artificiali, nelle zone degli interventi, non hanno nessun tipo di barriera protettiva che possa impedire a persone o animali di cadere al loro interno e rappresentano un pericolo non solo per la fauna selvatica ma anche per l’incolumità pubblica.

N.B. gli interventi in uscita fuori dalla Provincia di Novara sono stati effettuati su richiesta delle autorità competenti mentre, gli animali portati al centro da fuori provincia, spesso coincidono con iniziative dell’utente che ha ritrovato l’animale e non ha trovato un Centro di Recupero Animali Selvatici più vicino a cui rivolgersi. Il lungo viaggio, però, può compromette ulteriormente le condizioni dell’animale. Se possibile è preferibile rivolgersi al CRAS più vicino.

Se ti imbatti in un animale selvatico in difficoltà, chiama il numero unico di emergenza 112, sarà compito del centralino dirottare la chiamata all’ente di competenza. Qui trovi l’elenco dei CRAS presente su tutto il territorio nazionale.

Se tutto procederà per il meglio, verranno rilasciati nelle prossime settimane / mesi: un airone cenerino, un assiolo, dodici caprioli, un colombaccio, cinque cornacchie grigie, una faina, un gabbiano comune, una gazza, un ghiro, venticinque piccioni, una poiana, quarantasette ricci, tre scoiattoli, undici volpi per un totale di centoundici animali soccorsi nel 2022.

* Allestimento del nuovo mezzo di soccorso acquistato a fine 2021 e manutenzione di entrambi i mezzi.
** Mutuo per acquisto terreno CRAS: finanziamento agevolato grazie a Decreto liquidità.

Durante il 2022 sono state completate le strutture iniziate nel 2021:

• 4 box di degenza per ungulati di piccole dimensioni (cinghiali, caprioli, daini).
• 2 box di degenza per ungulati di medie / grandi dimensioni (daini, cervi).
• Recinto per cinghiali di 4.200m2 che può ospitare fino a 22 individui.
• Area ungulati 1 di 765m2 che può ospitare fino a 12 individui; all’interno dell’area è presente un box in legno delle dimensioni di 4m x 2m.
• Area ungulati 2 di 810m2 che può ospitare fino a 8 individui; all’interno dell’area è presente una tettoia, chiusa su tre lati, che può essere utilizzata dagli animali come punto di ricovero dalle intemperie.
• Area ungulati 3 di 480m2 che può ospitare fino a 4 individui; all’interno dell’area è presente un box in legno delle dimensioni di 4m x 2m.
• Area ungulati 4 di 836 m2 che può ospitare fino a 8 individui; all’interno dell’area è presente una tettoia che può essere utilizzata dagli animali come punto di ricovero dalle intemperie.
• 5 strutture di pre-rilascio per i ricci, ogni struttura può ospitare fino a 8 individui.
• 6 nuove voliere 4m x 2m

per un costo di € 73.642,97, che si aggiungono ai € 26.682,86 del 2021, e a € 6.974,03 necessari per la doppia recinzione per i suidi, oltre il lavoro di volontariato.

A dicembre 2021 è stato acquistato un nuovo mezzo per i soccorsi su strada al costo di € 23.700, che è stato allestito ed è diventato operativo nel 2022 con un ulteriore spesa di € 8.000.
Tra 2021 e 2022 sono stati complessivamente investiti € 138.999,86 tra strutture e mezzi per il soccorso e la riabilitazione dei selvatici.

Degli importi spesi / investiti complessivamente nel 2022:

• € 12.000 sono erogati dalla Provincia di Novara tramite apposita convenzione;
• € 73.642,97 sono stati donati tramite l’app abillion grazie alle recensioni inserite dagli utenti di piatti e prodotti vegani;
• € 102.533,19 sono stati donati dai sostenitori e da donazioni una tantum.

Il numero di ore di volontariato erogate per mantenere attivo il CRAS 24/7 è di 23.185, equivalenti a 12,3 dipendenti che lavorano 8 ore al giorno, 40 ore a settimana, 47 settimane all’anno.

Le 23.185 ore di volontariato sono state donate:

• da 2 persone, che hanno contribuito mediamente 4 ore a settimana;
• da 7 persone, che hanno contribuito mediamente 9 ore al giorno ciascuno per 365 giorni.